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[OT] Il 2° tragico fantozzi (sceneggiatura completa) 2a parte
(troppo vecchio per rispondere)
Ufficio Cabale e Superenalotto
2010-10-27 09:01:22 UTC
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NARRATORE: Apertura della caccia: quest'anno, travolto dall'implacabile
Filini, sempre assatanato da nuove, tragiche iniziative, anche Fantozzi ha
deciso di parteciparvi. Abbigliamento di Filini: berrettone Sherlock Holmes
con penna alla Robin Hood, poncho argentino di una sua zia ricca, scarpe da
tennis con sopra galoche, carte topografiche, e trombone da brigante
calabrese. Fantozzi: berretto bianco alla marinara di sua figlia Mariangela,
giacca penosamente normale stretta in vita da gigantesca cartucciera da
mitragliatrice, residuato della seconda guerra mondiale, fionda elastica,
siero antivipera a tracolla, gabbietta con canarino da richiamo, e gatto
randagio da riporto, subito fuggito durante le operazioni di partenza.
FANTOZZI: Ah, ma che meraviglia! Ma qui Ú proprio un paradiso terrestre!
FILINI: Respiri, respiri! Che peccato, però, ragioniere.
FANTOZZI: Che peccato cosa?
FILINI: Che peccato che non abbia portato la sua bertuccia, eh, eh, eh!
FANTOZZI: Come la bertuccia?
FILINI: Ah, voglio dire: Albertina la babbuina, ehm...
FANTOZZI: Albertina?
FILINI: Insomma, la sua bambina, eh, eh, eh!
FANTOZZI: Ah, mia figlia, Mariangela.
FILINI: Sì, certo. E sa come si sarebbe divertita a saltare di albero in
albero?
FANTOZZI: Come di albero in albero?
FILINI: Ehm... vo... voglio dire di prato in prato.
FANTOZZI: Qui siamo proprio fuori dal mondo. Dove siamo?
FILINI: Noi siamo esattamente in questo punto. Vede?
FANTOZZI: Ehm...
FILINI: Qui.
FANTOZZI: Non vedo...
FILINI: Vede? Vede? Qui.
FANTOZZI: Non vedo, c'Ú il piumetto... Comunque mi sta forando la cornea,
vede? Scusi.
FILINI: Ma guardi, c'Ú questa famosa collinetta, eh, eh! Praticamente
nessun uomo ci ha mai messo piede: quello Ú un posto che non conosce
nessuno!
NARRATORE: 620 cacciatori in 14 metri quadri!
I CACCIATORE: È mio!
II CACCIATORE: Si figuri...
I CACCIATORE: È mio, Ú mio! L'ho visto prima io! È mio! Qualunque cosa
sia, Ú mio !
NARRATORE: Era il cavalier Margheriti dell'Istituto Case Popolari, ex
campione regionale di pispola a bocca da richiamo.
I CACCIATORE: È mio, ho detto! Lasciami!
II CACCIATORE: Ma guarda ladro!
NARRATORE: Dopo 6 minuti, il perito industriale Carletti, detto "il
leprotto" per una malformazione congenita al labbro superiore, si accorse di
essere insistentemente guardato.
CACCIATORI: Eccolo! Eccolo! Prendilo, dai!
CARLETTI: Aaah!
FANTOZZI: Ma lei... ma lei... non Ú un uomo, Ú una iena, Ú!
CACCIATORI: Una iena? Sì, sì, una iena. Proprio una iena. Una iena! Ed Ú
anche un bellissimo esemplare! Addosso!
Accoltelliamolo! Su, così! Pronti, controllategli quel fucile! Benissimo!
FILINI: Non facciamo confusione! Dividiamoci in due squadre. Dunque, vediamo
un po'... Gli ammogliati a monte e gli scapoli a valle. Su.
CACCIATORI: Sì, così! Perfetto, andiamo! Avanti!
CACCIATORE: Non c'Ú un fotografo?
PLOTONE: Passo! 'No, due! 'No, due! Passo! 'No, due! 'No, due!
FANTOZZI: Stia fermo con quelle manacce!
FILINI: Ahia! Ma scusi, il fucile Ú mio, non ha la sua fionda lei?
FANTOZZI: Come?
FILINI: Non ha la sua fionda?
FANTOZZI: Sì, ma intanto lei Ú l'unico che non Ú riuscito... Noi non
siamo riusciti a sparare un... un solo... gli unici, un colpo.
CACCIATORE: Che Ú successo?
FANTOZZI: Eh?
CACCIATORE: Che Ú successo?
FANTOZZI: Ah, buongiorno, signore. Noi non siamo riusciti... Lui non Ú
riuscito... Insomma, noi non abbiamo ancora sparato.
CACCIATORE: Me lo faccia vedere.
FANTOZZI: Se ne intende lei?
CACCIATORE: Eh, un pochino.
FANTOZZI: Guardi, ingegnere, che cos'ha?
CACCIATORE: E per forza! È completamente scarico!
FANTOZZI: Ma... Scusi, eh... Ragioniere, ma lei per caso inavvertitamente
non ha sfiorato il grilletto?
FILINI: E non me lo ricordo. Scusi, le dispiace se appoggio questo e prendo
il suo?
FANTOZZI: Allora arrivederci e buona giornata. Buona caccia.
FILINI: Ci vediamo. Occhio, eh?
NARRATORE: I più facoltosi si avvalsero di mezzi corazzati e cingolati con
attendenti al pezzo.
ATTENDENTE: Bravo! Bel colpo, marchese!
NARRATORE: Un megalomane noleggiò un aereo da bombardamento. Per un
perfetto tiro con la fionda da caccia, prendere la mira, traguardando il
bersaglio al centro della forcella, tendere gli estensori con forza fino
all'altezza dell'orecchio, e poi mollare di co... I meno abbienti
contrapposero le non meno efficaci astuzie della guerriglia.
FANTOZZI: Mi di... mi dia una ma... Mi dia una mano, per favore. Ho
catturato una... un bel pistolone anch'io. Ha visto?
FILINI: Ah, bene.
FANTOZZI: Guardi, che meraviglia! Così, adesso, eh, eh, basta con la
fionda, e posso sparare anch'io!
FILINI: Ma... Ragioniere!
FANTOZZI: Ah...
FILINI: Si Ú fatto male?
FANTOZZI: Ass... assoluta... mente. Solo leggerissimamente... for... Ho
bisogno di un urologo. Guardi, per due orecchie sinistre, io le... le posso
dare l'indice della mano destra di un avvocato.
FILINI: Con unghia?
FANTOZZI: Sì, sì, c'Ú tutto, vede? Carino, eh? Va bene?
UOMO INFILZATO: Buongiorno.
FANTOZZI: Allora, due orecchie...
FILINI: Salve.
UOMO: Che mi fa accendere, per favore?
FANTOZZI: Buongiorno.
UOMO: ...giorno.
FANTOZZI: Come va?
UOMO: Insomma, come un po' di bruciore allo stomaco.
FANTOZZI: Ah...
UOMO: Sarà un po' de nervoso.
FANTOZZI: Eh, sì.
UOMO: Che vuoi fa'?
FANTOZZI: Alle volte Ú proprio il... il nervoso, eh?
FILINI: A proposito, ragioniere, e la sua pistola?
FANTOZZI: Io? Eh, eh! Ce l'ho sempre...
FILINI: Via, via, su, coraggio, sia uomo! Su! Tiri anche lei, ragioniere.
Forza, tiri! La bomba Ú nella manica! La bomba Ú nella manica! Via!
SOLDATO: Andiamo!
FILINI: L'ha trovata, ragioniere?
FANTOZZI: Ah...
FILINI: E come si sente?
FANTOZZI: Eh... Perfetto.
FILINI: Meglio, vedo.
NARRATORE: Le ostilità cessarono al tramonto. Tutti tornarono a casa con le
loro prede e i loro trofei, giusto in tempo per vedere la "Domenica
Sportiva".
FANTOZZI: Però domenica prossima torniamo e gliela facciamo vedere a questi
qui.
FILINI: Eh, no, domenica c'Ú la gita aziendale a Genova per il varo della
nuova turbonave della ditta. Lei non può mancare, sa!
FANTOZZI: Ma io veramente avrei un impegno con mio cognato.
FILINI: E no, l'ho già iscritta! Anzi, mi deve cinquemila lire, eh, eh, eh!

NARRATORE: Madrina del varo, l'ineffabile contessa Serbelloni Mazzanti
Viendalmare, grande azionista della Società.
CONTE SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Una grande giornata.
CONTESSA SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Splendida.
CALBONI: Viva, viva!
SILVANI: Evviva!
CALBONI: Vita! Vita! Vita!
ISPETTOR DEGLI ISPETTORI CORRADO MARIA LOBBIAM: Ecco, contessa, a lei.
SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Oh! Oh! Oh!
NARRATORE: Parte da trentadue metri la Serbelloni Mazzanti Viendalmare.
SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Capo varo, posso andare?
LOBBIAM: Vadi, contessa, vadi!
LOBBIAM: Ecco, contessa.
SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Un'altra bottiglia?
LOBBIAM: Sì, prego.
NARRATORE: Riparte da quarantasei metri, la Serbelloni Mazzanti Viendalmare.
SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Capo varo, riposso andare?
LOBBIAM: Rivadi, contessa, ma più centrale.
SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Oh...
NARRATORE: Fantozzi questa volta preferì attendere in acqua la conclusione
della cerimonia.
SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Capo varo, ririprovo?
LOBBIAM: Ririvadi, contessa, ma... un po' più a destra.
NARRATORE: Qui lo raggiunsero nell'ordine: sindaco con fascia tricolore,
ministro della marina mercantile, centoduenne baronessa Filiguelli de
Bonchamp, mascotte a vita della società. Tutte le autorità vennero poi
furtivamente varate a parte. Finita la riserva di champagne, fu deciso di
cambiare il rituale della cerimonia: taglio di un cavetto metallico che
avrebbe messo in moto il meccanismo del varo. Riparte da settantasei metri
la Serbelloni Mazzanti Viendalmare!
LOBBIAM: Vadi, vadi, contessa!
SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Taglio! In nome di Dio!
NARRATORE: Mignolo netto dell'Arcivescovo con anello pastorale!
ARCIVESCOVO DE VETANZA: Porcaccia di quella...
NARRATORE: La nave fu poi varata nel tardo pomeriggio, quando si fu placata
la furia omicida del porporato.

NARRATORE: La sera i festeggiamenti proseguirono con una grande festa nella
villa in collina dei conti Serbelloni Mazzanti Viendalmare. I quali, oltre
ai soliti principi e altri potenti, estesero l'invito a tutti gli impiegati,
anche i più umili, in vista dei prossimi accordi sindacali.
INVITATO: ... e questo Ú proprio un alano brandemburghese, arciduchessa.
Guardi.
ARCIDUCHESSA: Però in me incute un certo timore.
NARRATORE: Fantozzi e Filini arrivarono con due micidiali frac presi in
affitto. Filini sembrava un mutilato. Fantozzi, praticamente in bermuda!
FILINI: Ma cosa c'Ú lì?
FANTOZZI: Eh?
FILINI: Un vitello? No, no, no, no, Ú... Ú un cavallo.
FANTOZZI: Eh, no, no, Ú che sarebbe un... un cagnolino.
FILINI: Un cane?
FANTOZZI: Magari un po' grosso. Insomma, un cagnolino da due tonnellate. Ci
guarda un po', ma... Ma ha un'espressione proprio umana, eh?
FILINI: Sì?
FANTOZZI: Eh, vede, fa... fa le fusa. Permesso? Eh, scusi, dottore, noi
abbiamo regolari biglietti di invito. Se lei sposta gentilmente la zampa,
noi andremmo alla festa. Grazie. Caro.
SILVANI: Ma Filini e Fantozzi che fine hanno fatto? Io non li ho visti.
CALBONI: Eh, eh, non saranno stati invitati.
SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Ah, no, guardi, sono stati invitati tutti.
CALBONI: Ah, sì?
SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Persino i fattorini, persino i passacarte,
tutti.
CALBONI: Bene, bene.
SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Perché, manca qualcuno?
CALBONI: Uh, due cafoni, signora contessa. Due che credono sia molto chic
arrivare in ritardo. Ma non si preoccupi, signora contessa. Sono due tapini,
due...
SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Invece io mi preoccupo molto. Sono in pena
per due cari impiegati che non so che fine abbiano fatto.
FANTOZZI: Aiuto!
FILINI: Aiuto, casco!
FANTOZZI: Ahi! Ahi!
FILINI: Aiuto!
FANTOZZI: Aiuto!
FILINI: Signora contessa! Signora contessa, aiuto!
FANTOZZI: Ragioniere, che fai? Attento! Att...
FILINI: Aveva un volto umano, eh? Faceva le fusa, vero?
FANTOZZI: Ri... ri... riconosco di aver sbagliato.
FILINI: Buono, Fido!
FANTOZZI: Provi... provi Fuffi.
FILINI: Buono, Fuffi!
FANTOZZI: Provi Bobby, Bobby.
FILINI: Buono, Bobby!
FANTOZZI: Eh... ehm... Friedman!
FILINI: Ma Friedman non Ú un nome di cane!
FANTOZZI: È vero. Ma come diavolo si chiamerà?
NARRATORE: Si chiamava Ivan il Terribile Trentaduesimo, discendente diretto
di Ivan il Terribile Primo, appartenuto allo Zar Nicola, leggendario
campione di caccia al mugiko nella steppa e fucilato come nemico del popolo
durante la Rivoluzione di ottobre sulla Piazza Rossa.
SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Arriviamo, eccoci! Piano, andiamo piano.
CONTE SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Non agitarti, cara.
SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Eccoci, eccoci, siamo arrivati!
CONTE SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Stai calma.
SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Ecco, ecco! No, no, no, la scala la porto
io! Io!
CONTE SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Non fare sforzi, ti prego.
SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: No, io porto la scala.
FILINI: Signora contessa. Ahia!
SERBELLONI MAZZANTI VIENDALMARE: Mi dispiace, impiegato. Scusi, impiegato,
le ho fatto male?
FANTOZZI: Niente, niente, solo una complicata frattura cranica.



continua

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FANTOZZI: Niente, niente, solo una complicata frattura cranica.
me morto
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2010-10-27 10:34:52 UTC
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.> FANTOZZI: Ah, ma che meraviglia! Ma qui Ú proprio un paradiso terrestre!
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FILINI: Respiri, respiri! Che peccato, però, ragioniere.
FANTOZZI: Che peccato cosa?
FILINI: Che peccato che non abbia portato la sua bertuccia, eh, eh, eh!
ROTFL!

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