al
2003-12-23 14:37:30 UTC
Gattuso: "Io non ci credo più a questo Pallone d'Oro
"Avrei preferito vincere io, ma i giudizi di gente come Raùl e Roberto
Carlos sono per me riconoscimenti ben più importanti". Le parole di Paolo
Maldini rispecchiano in tutto e per tutto l'opinione generale
sull'assegnazione del Pallone d'Oro a Pavel Nedved: il premio che la rivista
francese France Football assegna al miglior giocatore in Europa dal 1956 (lo
alzò per primo sir Stanley Matthews) suscita sempre maggiori perplessità fra
gli addetti ai lavori.A incoronare Maldini e a bocciare le valutazioni dei
giornalisti in giuria ci pensa innanzitutto il Trap, uno che al capitano
rossonero, se potesse, farebbe sposare sua figlia: "Lo avrei dato certamente
a Paolo - ha detto il ct -. Per i tanti trofei vinti in carriera, per come
gioca oggi. Purtroppo decidono i giornalisti e a volte le motivazioni di
certi premi esulano dalle questioni tecniche e di merito".Ancora più
drastico il commento del milanista Gattuso: "Io non ci credo più a questo
Pallone d'Oro. Alla base ci sono meccanismi strani, non lo danno più al
migliore. Chi deve vincere lo decidono gli sponsor". Anche Roberto Mancini
contesta il criterio di giudizio, molto condizionato dal 'partito' (leggi
squadra) di appartenenza: "Fosse stato ancora un giocatore della Lazio,
Nedved non avrebbe mai vinto. Mi sembra necessario appartenere a un club che
abbia tradizioni e che garantisca una visibilità costante. Totti? Magari se
vince scudetto, Champions e Mondiale nella stessa stagione glielo danno".
Ultima voce contro, quella del presidente nerazzurro Moratti: "Paolo Maldini
era più indicato: per la carriera e per le vittorie milaniste di quest'anno.
E poi é un ragazzo eccezionale".Tutti antijuventini che non mandano giù
l'ennesimo successo bianconero? E' un modo di vederla. Anche perchè quando
la palla passa ai diretti interessati il discorso assume toni opposti. "Un
successo del nostro Pavel - dice il dg della Juve Luciano Moggi - che
testimonia il grande 2003 della Juve e che festeggiamo con tanto orgoglio".
Entusiasta anche l'ad Giraudo: "Nedved é un simbolo di serietà, un campione
dentro e fuori dal campo". Completa il coro l'ultimo pezzo della triade:
"Mai premio fu più meritato - assicura Bettega -. Questo Pallone d'Oro é il
coronamento di una stagione più che eccellente della Juve, di cui Pavel é
stato uno degli interpreti di spicco".E intanto monsieur Balon d'Or, giusto
per ricordare a tutti che il suo credo "é il lavoro", ha rinunciato agli
otto giorni di ferie concessi dalla Juve e invece di tornare a Praga é
rimasto a Torino ad allenarsi. "Per me é un sogno che si avvera. Il calcio
ceco é ormai una realtà indiscutibile, eppure il mio unico connazionale ad
arrivare così in alto fu Masopust nel '62. Comunque ora ho delle
responsabilità in più: non posso deludere che mi ha votato, devo continuare
ad essere il migliore".
Goalcity
--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
"Avrei preferito vincere io, ma i giudizi di gente come Raùl e Roberto
Carlos sono per me riconoscimenti ben più importanti". Le parole di Paolo
Maldini rispecchiano in tutto e per tutto l'opinione generale
sull'assegnazione del Pallone d'Oro a Pavel Nedved: il premio che la rivista
francese France Football assegna al miglior giocatore in Europa dal 1956 (lo
alzò per primo sir Stanley Matthews) suscita sempre maggiori perplessità fra
gli addetti ai lavori.A incoronare Maldini e a bocciare le valutazioni dei
giornalisti in giuria ci pensa innanzitutto il Trap, uno che al capitano
rossonero, se potesse, farebbe sposare sua figlia: "Lo avrei dato certamente
a Paolo - ha detto il ct -. Per i tanti trofei vinti in carriera, per come
gioca oggi. Purtroppo decidono i giornalisti e a volte le motivazioni di
certi premi esulano dalle questioni tecniche e di merito".Ancora più
drastico il commento del milanista Gattuso: "Io non ci credo più a questo
Pallone d'Oro. Alla base ci sono meccanismi strani, non lo danno più al
migliore. Chi deve vincere lo decidono gli sponsor". Anche Roberto Mancini
contesta il criterio di giudizio, molto condizionato dal 'partito' (leggi
squadra) di appartenenza: "Fosse stato ancora un giocatore della Lazio,
Nedved non avrebbe mai vinto. Mi sembra necessario appartenere a un club che
abbia tradizioni e che garantisca una visibilità costante. Totti? Magari se
vince scudetto, Champions e Mondiale nella stessa stagione glielo danno".
Ultima voce contro, quella del presidente nerazzurro Moratti: "Paolo Maldini
era più indicato: per la carriera e per le vittorie milaniste di quest'anno.
E poi é un ragazzo eccezionale".Tutti antijuventini che non mandano giù
l'ennesimo successo bianconero? E' un modo di vederla. Anche perchè quando
la palla passa ai diretti interessati il discorso assume toni opposti. "Un
successo del nostro Pavel - dice il dg della Juve Luciano Moggi - che
testimonia il grande 2003 della Juve e che festeggiamo con tanto orgoglio".
Entusiasta anche l'ad Giraudo: "Nedved é un simbolo di serietà, un campione
dentro e fuori dal campo". Completa il coro l'ultimo pezzo della triade:
"Mai premio fu più meritato - assicura Bettega -. Questo Pallone d'Oro é il
coronamento di una stagione più che eccellente della Juve, di cui Pavel é
stato uno degli interpreti di spicco".E intanto monsieur Balon d'Or, giusto
per ricordare a tutti che il suo credo "é il lavoro", ha rinunciato agli
otto giorni di ferie concessi dalla Juve e invece di tornare a Praga é
rimasto a Torino ad allenarsi. "Per me é un sogno che si avvera. Il calcio
ceco é ormai una realtà indiscutibile, eppure il mio unico connazionale ad
arrivare così in alto fu Masopust nel '62. Comunque ora ho delle
responsabilità in più: non posso deludere che mi ha votato, devo continuare
ad essere il migliore".
Goalcity
--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/